Lui è un bambino come tanti che frequenta la scuola elementare e scrivendo un tema , conia una parola , la famosa, mitica , unica, Petaloso .
Questa è l’antefatto che ha generato non solo il successo di questo bambino dal nome Matteo di otto anni , lui sostiene di aver scritto questo termine per descrivere un fiore, da qui la maestra viene attratta da questo termine che non lo segnala come parola scorretta, come aggettivo inesistente la stessa maestra scrive al servizio Crusca per far inserire la parola ne dizionario italiano .
Crusca non solo risponde ma approva, da qui il boom mediatico è inevitabile ; le trasmissioni televisive , i tg e rotocalchi intervistano il bambino e la maestra , il termine petaloso diventa corretto a tutti gli effetti come termine e aggettivo.
Passato il boom si poteva pensare che la bolla di sapone mediatica sarebbe sgonfiata velocemente come velocemente s’era creata, niente di più sbaglaito.
Il babbo del piccolo Matteo sostiene che il figlio ha coniato un termine e che deve essere tutelato nei diritti iscrivendolo quindi alla camera di commercio, questo benedetto petaloso , e che i fondi , sempre il padre dichiara , debbano andare a qualche onlus.
Il fatto è che esistono già delle magliette con su scritto petaloso, capi d’abbigliamento con stampigliata sopra questa parola, e ce persino un sito che prende il nome di petaloso.it dove trovare oggetti petalosi .
Il babbo dichiara “non pensavo che altri ci avessero preceduto , noi non vogliamo che venga strumentalizzato nostro figlio”.
Queste sono le dichiarazioni del genitore che avrebbe voluto giocare d’anticipo ma che invece è stato battuto sul tempo .
Molti sostengono che forse, il primo a strumentalizzare il figlio col termine petaloso sia proprio la famiglia, infondo è termine che ha avuto il proprio riconoscimento, che è stato battezzato come termine corretto, cosa aspettarsi ancora ?
Forse qualche provento economico ci mancherebbe altro, magari allora dovremo aspettarci non solo capi d’abbigliamento petalosi , ma tanto atnao altro ancora , fino alla prossima bolla di sapone, al prossimo termine da coniare , amare fino a farlo diventare nostro