Nella seconda metà del V secolo a. C. uno sconquasso culturale investe la Grecia e Atene in particolare. Nella città dominano i Sofisti con il loro radicale relativismo che non sopporta i valori immutabili, ossatura dell’impalcatura etico-religiosa. Nelle Nuvole del 423 a.C. Aristofane si serve di Socrate, in verità poco attendibile, per scagliarsi senza mezzi termini contro il nuovo sapere. Che a suo avviso assolutizza l’individuo negando oggettività alla morale ed esalta la parola, in grado di raggiungere qualsiasi risultato. Aristofane nella commedia massacra questi due principi trasformandoli nella materia comica delle Nuvole.
La trama
Il suo protagonista, il contadino/cittadino Strepsiade, ha sposato infelicemente un’aristocratica. Il figlio Fidippide con la mania dei cavalli gli sta sperperando ogni bene. Allora decide di rivolgersi a Socrate e ai suoi seguaci affinché lo aiutino a non pagare i debiti. Vorrebbe mandare lui ad istruirsi. Ma il figlio rifiuta perché non sopporta gli intellettuali. Strepsiade non ha scelta. Deve andare a scuola. Privo di qualsiasi preconoscenza, vuole solo apprendere ciò che gli può permette di uscire dai propri guai finanziari.
Le nozioni
Accolto con un certo scetticismo, gli vengono impartite nozioni che non si aspetta: la non esistenza delle divinità tradizionali sostituite con le Nuvole, impersonate dal coro; e la polimorfia sfuggente del reale. Recenti approcci culturali che Strepsiade non è in grado di capire. Quando se ne rende conto convince il figlio a prendere il proprio posto. Davanti a lui si materializzano due entità.
I discorsi
Il discorso giusto che esalta i valori della vecchia formazione fondata sulle virtù. Il discorso ingiusto fondato sull’educazione dissoluta che va di moda. Ovviamente a prevalere sarà quest’ultimo. Permettendo a Strepsiade di avere la meglio sui creditori. Rimane però sconvolto quando servendosi del discorso ingiusto il figlio lo picchia. Violando uno dei tabù più venerati della cultura greca. L’indignazione travolge Strepsiade. Si convince che le chiacchere gli hanno confuso il cervello. Non rimane che incendiare la casa di quei cialtroni. La casa dei filosofi. Si passa dalle intenzioni ai fatti rapidamente e senza scrupoli.
Postilla
Ciò che colpisce leggendo le Nuvole è la presenza di registri linguistici opposti che oscillano tra il tono lirico e quello triviale.
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