Abed Mahfouz e’ stato definito dalla stampa internazionale “ponte tra Oriente e Occidente”, e’uno stilista libanese nato nel 1956 e laureato in ingegneria elettronica, ma la moda e’ sempre stata la sua grande passione.
Nel 1995 rileva a Beirut, la piccola sartoria di famiglia della sorella (sarta), rendendola, ben presto, un atelier di importanza internazionale con la bellezza e la distinzione delle sue creazioni eleganti e tagliate alla perfezione.
Nel 1999 disegna la sua prima collezione di abiti da sposa intitolata Al Halimah (la Sognatrice) che sfilano al Royal Plaza Hotel di Beirut. In seguito disegna altre due collezioni di abiti di Alta Moda per abiti da sposa e abiti da cerimonia.
Si sono susseguite tre versioni : Al-Halimah 1, presentata nel 2001; Al-Halimah 2, presentata nel 2002 e Al-Halimah 3 nel 2003.
Un successo.
Questo stilista ha viaggiato molto ed ogni viaggio che ha fatto ha apportato nuovi e sempre più particolari tessuti e materiali, in particolare i tessuti francesi e italiani, che fanno dei suoi capi pezzi unici e raffinati.
La sua moda non e’ mai eccessiva, i capi sono molto belli e raffinati e soprattutto da sera. Sono capi che seducono con la giusta fantasia combinata a tessuti di qualita’. Non e’ una donna aggressiva, ma piuttosto seducente che vuole essere ammirata, una donna vezzosa. I suoi capi sono impreziositi da stampe e ricami orientali molto particolari.
Oggi la griffe è disponibile sui mercati di Stati Uniti, Europa, e soprattutto nei Paesi Arabi. Lo stilista sta proponendo una linea di pret à porter, con modelli più semplici e che abbracciano varie taglie.
Roma e’ stata la citta’ in cui Mahfouz e’ stato accolto ed ha presentato le sue prime collezioni in Europa. E’ apparso nella passerelle di Alta Roma al Parco della Musica con abiti da sposa e cerimonia nel 2003-2004 e dopo questo successo ha continuato a partecipare alla settimana di Alta Moda di Roma, dove hanno sfilato le sue collezioni che si sono susseguite negli anni.
A far da scenario alle sfilate, il parco di Porta Metronia, L’Acquario Romano, dove ha partecipato come ospite d’onore la donna più bella del Medio Oriente Haifa Wehbe.
Altre sfilate idealmente ambientate a San Pietroburgo e Kaboul ma presentate a Roma a Villa Massimo, l’altra a Villa Borghese nel 2008/09 ispirata all’ Art Nouveau e a Santo Spirito in Sassia.
Ha donato una targa di ringraziamento all’allora sindaco di Roma Alemanno.
Sempre a Roma ha rappresentato la pace nel Libano dedicando un abito nel progetto internazionale “Arte e Moda dal Mondo” in collaborazione con la Confesercenti di Roma.
Il suo abito prezioso e’ stato presentato insieme ad altri stilisti italiani. Ogni abito era dedicato ad un paese del mondo e la sfilata ripetuta in vari paesi del mondo.
Lo stilista ama Roma per il senso di ospitalita’ e l’accoglienza datagli e ha elogiato la citta’ per lo scenario romantico di Roma Antica dove ha avuto modo di ambientare le sue magnifiche sfilate.
Nella collezione autunno inverno 2013/2014 per esempio ha presentato nelle sfilate tenutesi a Roma svariate tipologie di applicazioni realizzate con piogge di gemme, spille e forme metalliche che valorizzano gli abiti eleganti, arricchite di fiori e foglie riportati nelle loro svariate forme, e con i tagli degli abiti che accentuano la silhouette della donna mettendo in risalto femminilità e bellezza.
I suoi abiti sono movimentati e si e’ anche ispirato all’arte barocca, i tessuti utilizzati pizzo, mussola, taffeta, jersey, organza, egli crea punti luce con l’uso di paillettes e pietre, e preziosi ricami impreziosiscono i suoi stupendi abiti da sera. Dà vita la nuovo stile “Charming Chic”.
Colgo nei suoi abiti anche il colore delle terre libanesi, colori morbidi, caldi, che ricordano i colori delle sabbie del deserto oppure colori vivaci come il corallo, il giallo, il blu. I tagli sono geometrici e movimentati da trasparenze di veli sovrapposti.
Per quanto riguarda gli abiti da sposa nella sua collezione intitolata la Sognatrice ha creato una collezione con colori nuovi che si staccano dal bianco, privilegiando colori caldi come l’avorio, l’oro, il beige. Ha utilizzato stoffe molto ricche: Satin broccato, Pizzo francese, tulle ricamato, taffeta e ricami di perle o swarovski.
Il punto di incontro tra Oriente ed Occidente e’ rappresentato dagli abiti tagliati nelle forme occidentali e la lavorazione orientale artigianale di pietre o ricami applicate sulle stoffe. Da questa combinazione emana un fascino nelle sue collezioni, dalle quali trapela la sua grande passione per la moda.
Nel 2015 a settembre si e’ svolta a Belgrado la quinta edizione della manifestazione Zenith 24 ore di Elegance – Concours d’Elegance & Salon of Excellence powered by Chivas, evento esclusivo presso il Royal White Palace, con il supporto del Grand Casinò di Belgrado. Abed Mahfouz, ha fatto sfilare donne d’altri tempi, una donna glamour e affascinante, sognante con abiti dalle linee a sirena studiate e costruite, ricami fatti a mano, tessuti trasparenti, flash luccicanti e intriganti.
La clientela europea e’ affascinata da questo stilista ma il maggiore numero di clienti nel mondo sono situate nell’area medio-orientale.