Ieri, nella partita Sassuolo-Atalanta, si sono visti tanti gol, quattro, e due rigori falliti…
Ma c’è uno di questi che è rimasto nella mente di tutti, una delle forme artistiche più belle del calcio, La Rovesciata, e l’autore è uno specialista…
Il 4 Febbraio 1984 a Santiago del Cile nasce un bambino di nome Mauricio Pinilla. Quel giorno Mauricio vede per la prima volta il mondo… Sicuramente il piccolo cileno ha sempre visto il mondo in un modo un po’ diverso, alla rovescia.
Ed è stato proprio la sua capacità, la sua abilità di rovesciare il Mondo che l’ha reso famoso: infatti Mauricio è un calciatore e la sua specialità sono le rovesciate.
Talento sbocciato tardi, dopo una grande gavetta, in serie B nel Grosseto (24 gol in altrettante partite) poi l’approdo in A col Palermo, poi Cagliari, una parentesi al Genoa ed ora in forza all’Atalanta.
Pinilla non ha mai avuto l’opportunità di una grande squadra per sfondare ma ha sfondato i cuori di tutti gli appassionati di calcio per il modo in cui gioca e, soprattutto, segna.
I suoi gol non sono mai banali tanto che, quando ci si ritrova al parchetto e si realizza un gol spettacolare (soprattutto se in acrobazia) lo si battezza come “Gol alla Pinilla”…
Mauricio ha un modo di vedere il calcio tutto suo: sgomita, lotta e a volte, forse, esagera prendendo maree di cartellini (infatti proprio ieri si è fatto espellere).
La caratteristica di Pinilla è che ha reso ordinario lo straordinario: ha fatto diventare il gol di rovesciata l’abitudine, il biglietto da visita e l’agonismo e il non mollare mai li portato ad un livello tale da essere eccessivi, ma è il giocatore che chiunque vorrebbe perché ti sa far innamorare di una giocata, di un attimo, di un gol.
È il classico giocatore che ti dà quell’emozione di “amore e odio” che però alla fine sai di amare calcisticamente perché ti fa provare un’emozione bellissima ogni volta che si stacca da terra con entrambi i piedi, si avvita e rovescia in porta…
In Sudamerica la rovesciata è chiamata “la chilena”, perchè, secondo una leggenda che circola, il primo calciatore a farla in campo fu il cileno Ramon Unzaga… Cilena proprio come Mauricio Pinilla.
Vivere le emozioni con lui è come stare sull’ottovolante perché mischia situazioni caratteriali ed agonistiche scandite da alti e bassi e ti fa vedere il mondo del calcio, e non solo, alla rovescia, “alla Pinilla”.
Bell’articolo gio ?