Un elemento che rende ancora più bello ed unico il campionato inglese, dalla Premier League fino alle divisione minori, è sicuramente lo stadio.
Per come è fatto, perché tu spettatore sei lì, davanti alla giocata del tuo beniamino, vicino alla gente che tifa ed urla come te, per loro, per un gol… L’esperienza di andare a vedere una partita intensificata e resa unica.
Sì perché, a differenza di altri campionati, lo stadio è della società ed ognuna ne ha uno ed è gestito solo da essa.
Da noi abbiamo come esempio la Juventus ma oltremanica questo è all’ordine del giorno.
In Inghilterra perfino la nazionale ha il proprio stadio di casa ed è il leggendario Wembley, gestito direttamente dalla lega inglese che lo utilizza anche per il rugby.
Dato che non è possibile raccontare la storia di tutti gli stadi di tutte le società, parleremo di quella di 5 grandi società inglesi, famose in tutto il mondo.
Che il Viaggio abbia inizio….
– Arsenal:
la società di Londra nei suoi primi anni di storia, fino al 1913, giocò al Manor Ground a Plumstead, salvo per un periodo di tre anni nel vicino Invicta Ground tra il 1890 e il 1893. Il Manor Ground inizialmente era solo un campo ma il club mise spalti e luci. Nel 1913, quindi, i Gunners si stabilirono all’Arsenal Stadium, meglio noto come Highbury, famoso per il suo orologio e teatro dei più grandi successi della società e dove si esibirono i più grandi campioni, come Henry.
Inizialmente da 60.000 posti, poi ridotti fino 38.000 circa per esigenze regolamentari e di sponsor.
Dal 2006, con l’arrivo di nuovi sponsor, regolamenti sugli stadi, investitori e proprietari la società decise di costruire il nuovo stadio, l’Emirates Stadium, ad Ashburton Grove, circa 500 metri a sud-ovest di Highbury.
L’Emirates sta diventando sempre di più la nuova casa dei londinesi, che però ricordano ancora con molta passione e nostalgia le imprese celebrate ad Highbury.
Highbury e l’Emirates:
– Chelsea:
rimaniamo nella capitale inglese e parliamo della squadra del quartiere ricco ed aristocratico della città, il Chelsea.
I Blues hanno sempre avuto un solo stadio, Stamford Bridge, inaugurato nel 1877 e funzionante ancora oggi.
L’impianto, però, per circa 30 anni è stato utilizzato per l’atletica e poi comprato dalla famiglia Mears, che fondò il club, e che , inizialmente, voleva affittarlo al Fulham, squadra oggi rivale del Chelsea, che rifiutò.
Così ora avevano lo stadio ma non la squadra che crearono subito dopo e scelsero il nome del quartiere vicino, Chelsea.
Negli anni ci furono molti lavori che variarono la capienza della struttura, dalle 100.000 fino alle 42.000 circa attuali, con processi che tolsero le gradinate a favore di posti a sedere e avvicinate al campo. Negli ultimi tempi si sta parlando di ampliamento ma la zona non lo consente ed un trasloco non piace alla società, tanto legata al suo stadio.
Inoltre Il campo dello Stamford Bridge, la proprietà fondiaria, i tornelli e i diritti sul nome Chelsea appartengono ad un’organizzazione no-profit (Chelsea Pitch Owners), creata per assicurarsi che lo stadio non sarebbe stato mai più venduto ad altri promotori, dato che i suoi azionisti sono proprio i fan del club.
Stamford Bridge ad inizio secolo ed ora:
– Liverpool fc:
anche nella industriale Liverpool l’omonimo club gioca nello stesso stadio dalla sua fondazione, il leggendario Anfield. Questo stadio ha una storia affascinante ed è uno degli impianti più magici al mondo. Nacque nel 1884 e venne inizialmente utilizzato dall’Everton , l’altra squadra della città e rivalissima del Reds che quando nacquero nel 1892 e vinsero una disputa col proprietario di Anfield ed ebbero lo stadio.
Le 4 sezioni dello stadio hanno nomi difficili da non sapere: Anfield Road, settore degli ospiti ed opposto alla curva dei tifosissimi Reds, la Kop, storico fortino dei tifosi del Liverpool, una delle curve più belle del mondo per tifo, canto, colori ed amore.
Le due sezioni laterali sono, invece, Main Stand, e il Centenary Stand.
La Kop è sicuramente la parte più famosa dello stadio, “toccata” solo per lavori fino al ’94 ma mai demolita o dismessa. Gli inglesi amano così tanto Afield che nel ’66 non lo misero tra gli stadi della coppa del mondo, come se fosse solo loro, un posto speciale… D’altronde lo si capisce solo quando si è lì e si ascolta “we’ll never walk alone” cantato dai tifosi quando la squadra scende in campo.
Anfield dall’alto nel primo ‘900 e la vista di Anfield dalla Kop oggi:
– Mancheser City:
Il City ha giocato nel Maine Road per 80 anni fino al 2004.
All’inaugurazione era il più grande impianto sportivo di un club di calcio in Inghilterra, e il secondo nel paese dopo Wembley.
Nel 2004, quindi, il Manchester City cominciò a giocare nel nuovo impianto, il City of Manchester Stadium, stadio di nuova costruzione con 48 000 posti a sedere, realizzato per ospitare i giochi del Commonwealth. Il Manchester City ha speso circa 35 milioni di sterline per alcuni lavori sul nuovo stadio, compresa la costruzione della North Stand.
L’8 luglio 2011 il Manchester City ha raggiunto un accordo con la Etihad Airways, cedendo alla compagnia i diritti per il nome dello stadio, che d’ora in avanti si chiamerà Etihad Stadium.
La storia del City è molto meno famosa nel mondo rispetto a quella dei rivali dei Red Devils, lo United, ma negli ultimi anni il City ha investito tanto, ha cercato nuovi investitori e si sta preparando a scrivere grandi pagine della sua storia nella mura dell’Etihad.
Maine Road dall’alto e l’interno dell’Etihad:
– Manchester United:
All’inizio la società si chiamava Newton Heath ed era la squadra dei lavoratori della ferrovia che all’inizio giocava con altri operai e solo dopo si iscrisse al campionato.
Dopo la rifondazione dovuta a fallimento per liquidi la società si chiama Manchester United che subito vinse due titoli nazionali, una Charity Shield e FA Cup.
Subito dopo il primo successo la squadra si trasferì al campo dell’Old Trafford. Lo stadio fu bombardato nel corso della seconda guerra mondiale dall’aviazione tedesca, per cui la squadra dovette chiedere ospitalità ai concittadini del Manchester City fino al 1949.
L’Old Trafford, il teatro dei sogni, campo dove si sono sviluppati grandi campioni, quelli con la “7 rossa”, i ragazzi di Ferguson, i vari Cantona, Best, Giggs, Beckham e tutte le leggende, tante vittorie e divenne un fortino davvero inespugnabile con i suoi quasi 76.000 supportes che spingono i diavoli alla vittoria.
Purtroppo ora, con l’addio del tecnico scozzese la squadra ha perso la sua guida e i risultati, nonostante gli investimenti non arrivano… Contiamo che, con la spinta dei tifosi, la magia del teatro dei sogni e con una guida come il leggendario Sir Alex, entrare all’Old Trafford sarà come scendere all’inferno, nella tana dei diavoli rossi.
Passato e presente del Teatro dei sogni, l’Old Trafford: